Lo chef Nicola Dinato, alla guida del Ristorante Feva a Castelfranco Veneto, non si limita a creare piatti d’eccellenza; il suo impegno si estende oltre la cucina, abbracciando una visione più ampia di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.
Dopo un percorso formativo che lo ha portato nelle cucine di ristoranti leggendari come Le Gavroche, El Bulli e Alinea, ha dato vita a un progetto visionario: Agrirêve, il “sogno di agricoltura”.
Questo progetto nasce dalla volontà di promuovere un modello di agricoltura e allevamento sostenibile, rispettoso dell’ambiente e delle risorse del pianeta, proponendosi di ripensare le pratiche agricole tradizionali e integrando metodi innovativi che preservano la biodiversità e riducono l’impatto ambientale.
Durante un intervento al TEDx di Castelfranco Veneto, Dinato ha espresso la sua visione: “Non possiamo pensare che la soluzione sia migrare su altri pianeti. La nostra casa è la Terra e il cibo è uno strumento potente per renderci consapevoli dell’importanza di proteggerla“, sottolineando come l’alimentazione sia al centro degli equilibri globali e come ogni individuo possa contribuire positivamente attraverso scelte consapevoli.
L’Italia è tra le nazioni più ricche in termini di biodiversità, in quanto ospita una varietà di specie vegetali e animali unica al mondo. Tuttavia, l’agricoltura intensiva e l’inquinamento stanno mettendo a rischio questo patrimonio: secondo l’Istat, nel 2023 il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca ha registrato una diminuzione della produzione dell’1,8% e del valore aggiunto del 2,5%, evidenziando le sfide che il settore deve affrontare.
Agrirêve propone un ritorno alle origini: un’agricoltura naturale che utilizza semi antichi e rispetta le specie autoctone. Secondo Nicola, gli chef devono diventare ambasciatori del cibo, sostenendo produttori locali che lavorano secondo principi etici e sostenibili. L’adozione di questo approccio consentirebbe di offrire materie prime eccellenti, creando un circolo virtuoso di cui beneficerebbe l’intera comunità.
Qui, la cucina si trasforma, ampliando il suo significato e divenendo un mezzo per raccontare storie di uomini, territori e tradizioni.
Attraverso progetti come Agrirêve i consumatori potranno avvicinarsi a un sistema alimentare più consapevole, dove il cibo diventa strumento di cambiamento e sostenibilità. “Essere autentici significa avere un’identità. La cucina italiana, con le sue radici profonde, è un tesoro da valorizzare e tramandare“.
Dalla teoria alla pratica: la visione e l’impegno presenti in Agrirêve si ritrovano nei piatti serviti al Feva, vere e proprie esperienze gastronomiche pensate per ispirare e sensibilizzare. Ogni scelta può fare la differenza e Nicola invita tutti a riflettere sull’impatto delle proprie decisioni alimentari, promuovendo un futuro più sostenibile per le generazioni a venire.
Anche a tavola.